lunedì 14 ottobre 2013

EFT per l' ansia

Giulia (15 anni) chiede di poter fare alcune sessioni con me perché soffre di ansia. Ciò che segue, sarà un riassunto di 5 sessioni
Il suo obiettivo è quello di riuscire ad essere piu’ serena. Racconta di essere in questa situazione da circa un anno, specifica in seguito all’ esame di maturità (ricorderà piu’ tardi di stare male da molto prima, dato che, chiedendole quando avesse memoria di essere stata bene per l’ ultima volta lei accenna a due anni prima)
Accusa giramenti di testa, tachicardia, senso di vomito e dolore al braccio sinistro, respiro corto, e questo si verifica quasi tutti i giorni; di giorno e di sera
La invito quindi a chiudere gli occhi e ad entrare in ascolto del proprio corpo, in particolare del respiro
G. afferma di avere il respiro corto, la invito a ripetersi: RESPIRO, TI ASCOLTO mentre si attiva i punti e dopo pochi minuti dice di essere piu’ rilassata. Chiedo in seguito a G. se avverte qualche minaccia rispetto a se stessa
Risponde: “una casa di ferro solida a potente, io mi sento impotente e vorrei buttarla giu’” Applichiamo le frasi di logosintesi ed in seguito emerge del’ altro, la casa c’è ancora…
Chiedo a G. cosa le impedisce di buttarla giu’, e G. riconosce la presenza di un muro…
Chiedo a G. se questo puo’ avere una funzione utile per lei, risponde “si’ mi protegge”
Riprendiamo con alcune frasi di eft la presenza della casa che non comprendo e mi spaventa, del muro e della sua funzione utile riconoscendo che per ora è cosi’
Chiedo a G di ricordare in quali situazioni, generalmente, si trova in ansia e comicia a parlare della mamma (anche nelle sessioni successive sembra essere sempre la mamma la protagonista degli eventi)
Dice di sentirsi in ansia quando la deve vedere ( i genitori sono separati) perché spesso le fa “discorsi strani e giri di parole”. Chiedo a G di spiegarmi cosa intende e G. mi spiega di sentirsi raggirata
La invito quindi a raccontarmi cosa immagina che accada prima di incontrarla; lei dice di immaginare e temere un litigio indago un po’ di piu’ chiedendole quale pensiero si presenta prima del loro incontro. G. dice “andrà tutto male” le chiedo quindi di vedere questo film del litigio che poi tratteremo come fantasia con logosintesi ( questo le permette di riconoscere che l’ ansia si manifesta in seguito al pensiero che lei fa, non con l’ incontro vero e proprio)
Mi spiega quali sono i suoi sintomi cuore che batte come un tamburo (anche nel momento della sessione)quindi procediamo con eft sul tema del cuore che batte come un tamburo
Chiedo: se questo tamburo batte sempre piu’ forte per farsi sentire, cosa posso fare? G risponde: ascoltarlo; quindi CUORE;TI ASCOLTO dopo poco il battito rallenta ( adotterà anche in seguito da sola questa strategia, per qualsiasi sintomo)
Se questo cuore che batte fosse collegato a qualcosa o a qualcuno, che sarebbe?
G. risponde: “mia mamma, è qui’ davanti a me” rattiamo l’ immagine della mamma, tutto cio’ che di lei la infasidisce e cio’ che rappresenta per lei con logosintesi mentre attiva i punti

Chiedo in seguito come sa che puo’ finire in un litigio il loro incontro, emergono quindi episodi che tratteremo con eft-logosintesi : emergono aspettative nei confronti della madre e aspetti di lei che non la piacciono tra cui la superficialità (che lei descrive come scarso interesse verso gli altri)
G: racconta poi di sentirsi dire da nonna e padre di essere uguale a sua mamma e attraverso varie domande G. si sente di essere accusata di superficialità. Trattiamo quindi con eft la paura e l’ dea di essere superficiale. Chiedo a G se ritiene in qualche modo di assomigliare alla madre, per quale motivo potrebbero affermare questa somiglianza, G. riconosce di raggirare le persone seppure non voglia farlo (quindi eft sull’ azione di raggiro e sul fatto che si presenti senza che lei ne sia consapevole )
“anche se mi dicono che assomiglio a mia mamma e questo mi da fastidio, so che per ora qualcosa in me riflette una parte di lei, e scelgo con i miei tempi di abbandonare questo comportamento che non mi appartiene”( proseguiamo con diversi giri di eft)
G. giunge al quarto appuntamento raccontando di aver avuto un solo episodio di ansia nell’ arco della settimana, ma in quel giorno ( focalizzando l’ attenzione sul respiro) dimostra di essere scoraggiata: gli allenamenti di basket non sono andati bene ed afferma di non servire a niente
Chiedo quale delle due cose la turba di piu’,lei sceglie : l’ allenamento, ma anche la scuola
Decidiamo di trattare prima il basket; chiedo G. di immaginare di vedere il suo film di quel giorno in cui le cose non sono andate come lei desiderava;
le chiedo di ricordare qualche momento prima dell’ entrata in campo, e di verificare se aveva avuto qualche pensiero particolare in quel giorno (trattiamo con eft e logosintesi i pensieri ed i dettagli che la infastidiscono)
passando poi all’ argomento “scuola” troviamo dei fattori in comune con il basket:
il pensiero che deconcentra G ancora prima di esporsi (in campo ed a scuola durante le interrogazioni) e la costringe ad agire in modo poco efficace, è la paura degli spettatori e compagni, o meglio della loro possibile reazione
chiedo dunque cosa immagina che dicano o facciano le persone li’ presenti che la stanno osservando
G. teme che pensino: non è preparata, non è capace. chiedo a G. di specificare, rispetto a lei dove possono essere queste persone e trattiamo la fantasia con logosintesi
Inseguito chiedo a G. se si è mai verificata nella sua vita una situazione simile, e G ricorda alcuni episodi di quand’ era piccola (4-6 anni): la mamma la accompagnava a scuola in ritardo e lei temeva di essere rimproverata e giudicata responsabile da compagni e maestri. Trattiamo con eft e logosintesi ogni dettaglio di questo” film” che la invito ad osservare a rallentatore
Chiedo a G, ora che è piu’ grande quali strategie può utilizzare per far si che quanto detto e temuto fin ad ora possa verificarsi piu’ sporadicamente:
G. recupera da sé alcuni accorgimenti che le permettono di stare centrata in sé stessa poter dare il meglio di sé (attraverso i sensi, il tatto il suono, la vista…)
Durante l’ ultima sessione G dice di essere felice: ci sono stati miglioramenti a scuola e pure nel basket
Le chiedo quindi, essendo il nostro ultimo incontro, di pensare se ci sono dubbi o difficoltà nell’ idea di procedere da sola
Quindi le propongo alcune frasi di “prevenzione”: Anche se so che potri sentire ancora l’ ansia e questo magari mi infastidisce un po’, so che ho degli strumenti nuovi per poter sentirmi piu’ serena
Ricordiamo assieme che nel momento in cui si presenta un sintomo, se mi metto in ascolto di esso (cuore, ti ascolto) il sintomo si quieta
Con G poi scegliamo delle strategie per trattare ricordi o episodi che possono infastidirci
D’ accordo di sentirci tra qualche tempo, concludiamo l’ ultima sessione
G è finalmente un pò piu’ serena. GRAZIE!!!

Serena