sabato 5 aprile 2014

S.E.T. E RELAZIONI: LA PAURA DI ESSERE RIFIUTATI





Sara è una bella ragazza, con occhi chiari e un bellissimo sguardo. Quando le dico che la trovo molto bella mi risponde che, nonostante questo, non riesce a trovare un uomo per lei e si irrigidisce.

Le domando come vuole impegnare l'ora che abbiamo.

Mi dice che sta bene, che non ha nessun problema apparente, ma dalla mattinata sente un inquietudine molto forte e non capisce a cosa sia dovuta.

Le chiedo di fare Set su questa inquietudine e di dirmi dove la sente nel corpo.

Sara fa un intero giro mentre io aspetto in silenzio picchiettando con lei.

Aveva chiuso gli occhi, quando li riapre mi dice che la sente fra lo stomaco e il petto, come un mattone, ma se la osserva si trasforma in una nuvola che gira, un frullatore....
La fermo.
Le chiedo di "osservare" e prestare attenzione.

Mentre picchietta le chiedo "se quello che senti fosse una reazione a qualcuno o a qualcosa a chi o a che cosa sarebbe dovuta?"

Sara mi risponde dopo poco: "Ho paura. C'è questo ragazzo che mi piace. Ci siamo visti anche negli ultimi week end. Mi piace stare con lui ma per questo week end non mi ha ancora chiamata. Sapevo che aveva un cena ieri sera. Ma oggi non mi ha chiamata. Io non so se oggi è libero."

Sempre picchiettando "insieme" chiedo a Sara qual è la cosa più terribile che riesce a ipotizzare potrebbe succedere se lui non chiamasse oggi?
Sara mi risponde che non pensa che sarebbe una tragedia, se non chiama probabilmente è perchè ha da fare.

"Ma io vorrei chiamarlo." - aggiunge.
Allora le chiedo perchè non lo fa...
Sara mi risponde decisa "perchè ho paura che mi dica di no, come è già successo tante volte con altri..."

Chiedo a Sara di continuare a fare Set. Fa alcuni giri.  Respira a fondo.
Sospira.
Il suo bel viso si distende.
"Questo frullatore che ho nella pancia è la paura di essere rifiutata... Ma per via di questa paura evito di chiamarlo io, anche se magari potrebbe anche essere che se gli dico che sono libera ci vediamo".

Sara ride.
"Mi sto negando qualcosa per paura......paura di essere rifiutata "

Faccio fare Set a Sara su queste nuove consapevolezze.

Senza che le dica nulla finisce un giro, smette di picchiettare, fruga nella borsa, prende il cellulare (io osservo curiosa), scrive due tre parole e poi mi guarda.
"Insomma, lo dovevo fare, ecco, lo dovevo fare. Gli ho scritto -che fai?- Ho il cuore in gola ma glielo ho scritto."

Io rido.... Sara ride con me.
Mi dice di nuovo che ha il cuore in gola....

Facciamo set su questo cuore nella gola.

Il ragazzo che piace a Sara risponde "sono a casa".

Per una mezz'ora buona picchiettiamo su questo messaggio che per Sara è lapidario.

Fra le cose che emergono c'è la sua necessità di controllare, di prepararsi al peggio, di evitare di rischiare per non essere ferita di nuovo.


Picchiettiamo ogni singola emozione presente oggi, in lei, verso questo ragazzo.


Alla fine della mezz'ora la bella fanciulla mi dice "Beh, lo sai cosa? Non è successo nulla in realtà. Mi ha detto solo che è a casa e non che non mi vuole vedere MAI più..... "

Sara ride di gusto: "certo che mi faccio di quelle seghe mentali..."

In quel momento la borsa vibra....

Sara e io ci guardiamo per un attimo con lo stesso sguardo negli occhi.
Il messaggio è di lui che specifica "Sono a casa e ti aspetto. Voglio passare il week end con te."

Sara ride di nuovo.
Ha capito che vivendo nel presente e osservando le sue emozioni le sue scelte sono guidate dal cuore e non da convinzioni limitanti.

Sia io che lei sappiamo che il lavoro non è finito, è infatti opportuno lavorare sui ricordi dolorosi e sulle convinzioni che hanno ancora un pesante carico energetico su di lei e sulle fantasie anticipatorie che derivano da quei ricordi, ma intanto ci salutiamo e lei và a godersi il suo week end.


Virna

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