UN PENSIERO PER OGGI:
Spesso ci ritroviamo travolti da sensazioni poco piacevoli: ansia, tristezza, paura, senza nemmeno essere consapevoli della causa: si può centrarsi sul respiro e su ciò che ci sta attorno usando i sensi. Vista, tatto, udito ci aiutano a ricentrarsi nel presente
proviamoci!
Serena
martedì 26 marzo 2013
APPUNTAMENTI: EFT 13.04.2013 presso l'associazione Tra MaMme
IL 13 APRILE 2013
IN COLLABORAZIONE CON
http://www.tramamme.it/
SCOPRI COME E I DETTAGLI:
http://www.tramamme.it/Calendario.html
domenica 24 marzo 2013
CASI PRATICI: EFT SULLO SCONFORTO DOPO LA FINE DI UNA STORIA
Helen ha 40 anni, due figlie e un compagno che non sa più se chiamare tale.
Quest'uomo sta affrontando un periodo particolarmente difficile della propria esistenza. Ha subito un grave lutto e da allora non è più stato lo stesso. Ogni tentativo di Helen di aiutarlo a superare il dolore si è rivelato infruttuoso e anzi, anche lei è stata poco alla volta sempre più allontanata. Pare quasi che ad ogni sua nuova iniziativa per aiutare il compagno corrisponda una maggiore chiusura da parte dell'uomo.
Nel corso del nostro colloquio Helen parla moltissimo di lui, del suo dolore, delle sue qualità. Non esita a definirlo un uomo ideale per lei. Menziona tutti i loro progetti passati ma pone lui sempre al centro dell'attenzione e si concentra sempre meno su se stessa.
Le chiedo come si sente lei a parlarmi di tutte queste cose.
Helen dice che si sente impotente.
Facciamo un primo giro di Eft su questo senso di impotenza e sulle reazioni di Helen di fronte ad esso.
Non pensa di poter fare qualcosa per impedirsi di vedere questa storia scivolarle fra le dita.
Alla fine del giro lo stato emotivo di Helen è peggiorato (succede spesso quando si riesce a centrare la tematica che è alla base del disagio emotivo della persona, ovviamente l'obiettivo è poi far scendere la senzazione di malessere a 0).
Chiedo a Helen di dirmi che emozione la spinge al pianto, dato che da qualche secondo si è messa a piangere.
Mi dice "sconforto". Totale sconforto.
Le chiedo di dirmi se questo sconforto avesse una forma e un colore che forma e colore avrebbe.
Helen dice che si tratta di una nuvola blu che sta nel suo stomaco.
Le chiedo quanto densa sia.
Helen risponde che è molto molto densa.
Facciamo un giro su questo e inserisco anche un imput in più
Anche se ho questa nuvola blu nello stomaco non accetto la situazione e non ci penso neanche.....
Non posso accettarla...
Continuiamo il giro sulla nuvola e alla fine Helen ammette di averla vista trasformarsi in vapore che le è uscito dal naso ed è scomparso.
Ritengo opportuno continuare con "la non accettazione".
Guido Helen in un giro ulteriore in cui metto a confronto una alla volta tutte le opzioni sull'accettazione che mi ispirano i suoi sospiri mentre picchiettiamo...
Anche se voglio accettare questa situazione... e non voglio accettarla...
Mi piacerebbe accettarla, ma non mi piace assolutamente, mi fa schifo...
Posso accettarla, ma a chi la racconto??? Non posso assolutamente, alla mia età poi....
Devo accettarla.... no non devo...
Helen respira in modo molto meno affannoso e dopo un altro pò di giri e di picchiettamento sull'accettazione scoppia a ridere e mi dice "hai proprio ragione, non ho accettato per niente che le cose stiano così!"
"Una lobotomia no?" mi chiede scherzosa.
Alla fine della seduta parlo a Helen del fatto che EFT non è una bacchetta magica in grado di cancellare i ricordi o tanto meno gli eventi, ma sicuramente può intervenire a modificare la nostra reazione agli eventi, che è poi quella che finisce per condizionarci. Insieme decidiamo che fino alla prossima seduta Helen si eserciterà a osservare i pensieri e i ricordi, facendo però un passo indietro nella posizione dell'osservatore distaccato, affinchè tali pensieri, ricordi ed emozioni non possano "fagocitarla" e lei possa grazie a EFT essere sempre più libera da condizionamenti.
Virna
(nomi e fatti non salienti sono volutamente modificati per evitare di ledere la privacy dell'interessata.)
Quest'uomo sta affrontando un periodo particolarmente difficile della propria esistenza. Ha subito un grave lutto e da allora non è più stato lo stesso. Ogni tentativo di Helen di aiutarlo a superare il dolore si è rivelato infruttuoso e anzi, anche lei è stata poco alla volta sempre più allontanata. Pare quasi che ad ogni sua nuova iniziativa per aiutare il compagno corrisponda una maggiore chiusura da parte dell'uomo.
Nel corso del nostro colloquio Helen parla moltissimo di lui, del suo dolore, delle sue qualità. Non esita a definirlo un uomo ideale per lei. Menziona tutti i loro progetti passati ma pone lui sempre al centro dell'attenzione e si concentra sempre meno su se stessa.
Le chiedo come si sente lei a parlarmi di tutte queste cose.
Helen dice che si sente impotente.
Facciamo un primo giro di Eft su questo senso di impotenza e sulle reazioni di Helen di fronte ad esso.
Non pensa di poter fare qualcosa per impedirsi di vedere questa storia scivolarle fra le dita.
Alla fine del giro lo stato emotivo di Helen è peggiorato (succede spesso quando si riesce a centrare la tematica che è alla base del disagio emotivo della persona, ovviamente l'obiettivo è poi far scendere la senzazione di malessere a 0).
Chiedo a Helen di dirmi che emozione la spinge al pianto, dato che da qualche secondo si è messa a piangere.
Mi dice "sconforto". Totale sconforto.
Le chiedo di dirmi se questo sconforto avesse una forma e un colore che forma e colore avrebbe.
Helen dice che si tratta di una nuvola blu che sta nel suo stomaco.
Le chiedo quanto densa sia.
Helen risponde che è molto molto densa.
Facciamo un giro su questo e inserisco anche un imput in più
Anche se ho questa nuvola blu nello stomaco non accetto la situazione e non ci penso neanche.....
Non posso accettarla...
Continuiamo il giro sulla nuvola e alla fine Helen ammette di averla vista trasformarsi in vapore che le è uscito dal naso ed è scomparso.
Ritengo opportuno continuare con "la non accettazione".
Guido Helen in un giro ulteriore in cui metto a confronto una alla volta tutte le opzioni sull'accettazione che mi ispirano i suoi sospiri mentre picchiettiamo...
Anche se voglio accettare questa situazione... e non voglio accettarla...
Mi piacerebbe accettarla, ma non mi piace assolutamente, mi fa schifo...
Posso accettarla, ma a chi la racconto??? Non posso assolutamente, alla mia età poi....
Devo accettarla.... no non devo...
Helen respira in modo molto meno affannoso e dopo un altro pò di giri e di picchiettamento sull'accettazione scoppia a ridere e mi dice "hai proprio ragione, non ho accettato per niente che le cose stiano così!"
"Una lobotomia no?" mi chiede scherzosa.
Alla fine della seduta parlo a Helen del fatto che EFT non è una bacchetta magica in grado di cancellare i ricordi o tanto meno gli eventi, ma sicuramente può intervenire a modificare la nostra reazione agli eventi, che è poi quella che finisce per condizionarci. Insieme decidiamo che fino alla prossima seduta Helen si eserciterà a osservare i pensieri e i ricordi, facendo però un passo indietro nella posizione dell'osservatore distaccato, affinchè tali pensieri, ricordi ed emozioni non possano "fagocitarla" e lei possa grazie a EFT essere sempre più libera da condizionamenti.
Virna
(nomi e fatti non salienti sono volutamente modificati per evitare di ledere la privacy dell'interessata.)
STRUMENTI: FIORI DI BACH - PARTE II - LA CLASSIFICAZIONE DEI RIMEDI
I 12 Guaritori sono i primi fiori scoperti da Bach. A questi
egli aggiunse 7 aiutanti e 19 altri fiori definiti “assistenti”. I 12 GUARITORI E ALTRI RIMEDI è anche il titolo di uno dei testi scritti da Bach, la cui prima
edizione è del 1933. (il link per scaricare gratuitamente il testo di Bach è http://www.bachcentre.com/centre/download/healers.htm).
I 12 guaritori erano inizialmente classificati in un gruppo
a sé stante perché Bach li considerava “rimedi per la personalità”, o meglio
rimedi intimamente associati a tratti particolari del carattere delle persone .
Questi tratti dominanti non insorgono in occasione di un evento o momento
specifico, bensì sono caratteristiche costanti delle persone, quasi dei “ punti
deboli”. Portare su di essi la nostra consapevolezza ci consente di riflettere
su quali qualità sarebbe necessario far emergere per raggiungere l’equilibrio.
Per consentirci di identificare quale fiore sia più adatto alla nostra personalità è comunque
sempre possibile chiedersi “come reagisco io di fronte ad una situazione particolarmente
negativa?”
Talvolta i fiori che descrivono la nostra personalità sono
più di uno, anche un paio.
E’ comunque sempre opportuno notare ciò che è più evidente
in noi stessi, perché sicuramente questo caratterizza la nostra personalità.
Tutti i 38 rimedi possono però essere utilizzati per curare
gli stati d’animo, in quanto, indipendentemente dalla personalità, ciascun
individuo può provare diverse emozioni o trovarsi in un differente stato in diversi
stadi della vita.
Più avanti negli anni lo stesso Bach, deciso a semplificare
ancora di più la classificazione dei rimedi da lui scoperti, abbandona questa
suddivisione e raggruppa i fiori in sette categorie, che si rifanno alla
classificazione con la quale aveva suddiviso i nosodi all’epoca in cui si
occupava di rimedi omeopatici.
Le sette tipologie di fiori, secondo lo stesso Bach, sono in relazione a diversi stati d’animo:
- Per la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut.
- Per l'incertezza: Cerato, Scleranthus, Genzian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat.
- Per lo scarso interesse verso le circostanze attuali: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.
- Per la solitudine: Water Violet, Impatiens, Heather.
- Per l'ipersensibilità alle influenze e alle idee: Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.
- Per l'avvilimento e la disperazione: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple.
- Per l'eccessiva preoccupazione del benessere altrui: Cicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Water.
Alla prossima puntata …. Rescue Remedy e Rescue Cream
sabato 23 marzo 2013
CHI SIAMO: VIRNA TRIVELLATO
Sono soprattutto un COACH e un INSEGNANTE E OPERATRICE DI EFT.
Mi appassiona la ricerca nel campo della psicosomatica dello sciamanesimo hawaiano e dell'evoluzione personale in genere.
Sto concludendo il percorso per diventare OPERATRICE DI TERAPIA PROVOCATIVA e frequento un MASTER in TERAPIA STRATEGICA BREVE.
La mia vita ha cominciato a cambiare quando è arrivata mia figlia.
La mia vita ha cominciato a cambiare quando è arrivata mia figlia.
Lei è stata una “maestra” importante e mi ha spinto a guardarmi con occhi nuovi, finché un bel giorno mi sono svegliata “stonata” e sono entrata in una specie di “notte oscura dell’anima”.
Non andavo ne avanti ne indietro, perché, come ha detto Einstein: “Non è possibile risolvere un problema con gli stessi strumenti che lo hanno originato”.
Quando ho realizzato questo ho sentito di essere finalmente “affamata”: di conoscenza, di consapevolezza, di nuovo.
E’ stato allora che EFT è entrata nella mia vita e me ne sono innamorata.
Eft mi ha aiutata a ripensarmi, a definire i miei obiettivi e a cambiare i miei schemi limitanti.
E’ diventato per me fondamentale rispondere a quella Chiamata che nella mia anima cantava con voce melodiosa da molto tempo.
In quel momento ho deciso che avrei affiancato gli altri, per aiutarli a ritrovare il contatto con la propria Essenza, la guida migliore che possano avere, ma che a volte non riescono più ad ascoltare.
Eft è un metodo eccezionalmente utile e tanto semplice da poter essere combinato con altre tecniche in modo molto creativo.
Nelle mie sedute fondo Eft con elementi presi dallo sciamanesimo hawaiano, con le tecniche di coaching e con lo stile paradossale e umoristico della Terapia Provocativa, (così come insegnata dai grandi maestri Wells e Lake) per aiutare le persone a ribaltare le proprie “verità” e i propri punti di vista.
Ager, Visualizzazioni guidate e Reiki sono altre fra le tecniche che adopero.
Ultimamente sto sperimentando la grande utilità di utilizzare le fiabe nelle sessioni di EFT.
CHI SIAMO: SERENA POLI
Serena Poli, vive in provincia di Padova. Nutrizionista e Operatrice EFT. Operatrice Reiki.
Nel corso della vita ci capita di incontrare persone, eventi pensieri che risuonano dentro di noi e spesso lasciano il segno: non ci è possibile controllare ciò a cui andremo in contro ogni giorno, ma possiamo scegliere di accogliere ed accettare ogni evento, dandoci quindi un' occasione per vedere le cose “dall' alto” e poterle poi trasformare in esperienze.
Anche ciò che ora ci sembra inaccettabile e ingiusto può essere trasformato in un passo necessario nel nostro cammino quotidiano
Esistono tante possibilità
Troverai la tua.
CHI SIAMO: MARTA BRIVITELLO
Marta Brivitello, nata nel 1979, vive e lavora a Montebelluna in provincia di Treviso.
"Grazie a Eft non subisco più la vita, ma vivo! Mi sento più forte e presente anche nelle difficoltà. E'per questo che non posso fare a meno di diffondere questa tecnica di auto-aiuto".
"Grazie a Eft non subisco più la vita, ma vivo! Mi sento più forte e presente anche nelle difficoltà. E'per questo che non posso fare a meno di diffondere questa tecnica di auto-aiuto".
Sono operatrrice Eft e insegno questa tecnica individualmente o in gruppi.
Mi appassiona anche molto insegnarla, giocando, ai bambini.
Ho una preparazione anche in Fiori di Bach, trovo siano un grande aiuto per sentire e accettare che c'è un'energia molto più grande di noi e impossibile da spiegare e controllare che ci sostiene nella nostra evoluzione.
contatti martasinergie@gmail.com tel 329 1460370
contatti martasinergie@gmail.com tel 329 1460370
CHI SIAMO: PAOLA TRANQUILLO
Paola Tranquillo nata nello Zambia nel 1975. Dal 2010 si interessa di psicologia energetica utilizzandola come strumento preferenziale nel campo della relazione d’aiuto. E’ esperta nel cambiamento guidato, counselor e coach certificato del Modello ABC® ideato dal Dott. Charlie Fantechi ed operatore EFT (Emotional Freedom Tecnique) formata direttamente da Andrea Fredi, il maggior esperto in Italia di questa tecnica. Pratictioner PNL con un Master in Ipnosi Conversazionale ora sta seguendo il percorso per operatore in Logosintesi del Dott. Lammers e in PET (Provocative Energetic Tecnique) dei Dott. Steve Wells e David Lake.
Autrice dell’ e-book “Ho camminato verso me stessa”, scaricabile gratuitamente dal sito www.paolatranquillo.com
Appassionata di Fisica Quantistica integra le scoperte di questa scienza con gli strumenti di psicologia energetica per raggiungere la consapevolezza necessaria per scrivere la propria vita, usando le penne e i colori preferiti e vivere in pienezza.
Concilia il ruolo di professionista nel campo della relazione d’aiuto con quello di mamma di 2 figli, Camilla e Riccardo.
Spesso da una frase si può intuire qualcosa in più di una persona, questa è la sua: “Prima o poi capirai, come ho fatto anch'io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo.” Morpheus nel film Matrix (1999)… ad un certo punto della sua vita ha imboccato la strada e la sta ancora percorrendo.
CHI SIAMO: DAVIDE GALESSO
Davide Galesso: anima incarnata in questo mondo il 29/04/1973; ad oggi multidisciplinare: marito, padre di tre bimbi, ingegnere gestionale, praticante/studente di karate, disegnatore di fumetti, operatore EFT, operatore Reiki 1° livello, studente di Naturopatia.
Tutto è iniziato dalla mia passione per il Giappone e le arti marizali. Da più di una decade pratico karate ed alcune discipline ad esso collegate come il lavoro sul Ki (Kiko, ovvero la variante giapponese del qi gong o chi kung cinese e del Do In), pratiche di respirazione buddista e taoista, unitamente alle tecniche di primo soccorso e rianimazione (quatsu) basate sulla stimolazione dei punti sui meridiani del sistema energetico teorizzato nella medicina Tradizionale Cinese. Un bel giorno mi sono imbattuto nel video del seminario di Bruce Lipton “La mente è più forte dei geni”: in questo video vengono citate molte tecniche di psicologia energetica finalizzate allo “scioglimento” delle credenze limitanti e all’eliminazione delle emozioni inadeguate che molto spesso il nostro inconscio produce. Ho scelto di avvicinarmi alla tecnica che mi sembrava più affine al mio percorso marziale: EFT (Emotional Freedom Tecniques). Inizialmente utilizzavo tale tecnica solamente per l’autoaiuto, ma poi ho deciso di svolgere tutto il percorso formativo per diventare finalmente operatore. Cerco di aiutare le persone con EFT sfruttando tutto quello che mi è proprio e che nella vita ho imparato ed affinato: dall’esperienza come educatore di gruppi giovanili a quella di facilitatore di gruppi di discussione, dall’approccio analitico dell’ingegnere all’approccio creativo/immaginifico dell’illustratore. La mia esperienza nella relazione di aiuto mi ha portato a verificare quanto non a tutti vada bene lo stesso approccio e la stessa tecnica. Per tale motivo sto cercando di ampliare il mio bagaglio di tecniche con lo studio della Logosintesi, del Reiki, della Riflessologia e della Naturopatia.
giovedì 21 marzo 2013
martedì 19 marzo 2013
CASI PRATICI: mal di denti
M. chiede di fare alcune sessioni perchè soffre di mal di denti dal 2008: un dolore insopportabile che gli impedisce di masticare. Chiedo a M di concentrarsi sul dolore e di cercare di capire, attraverso l' osservazione dello spazio personale, se sta reagendo a qualcosa che gli da fastidio.Dice di sentire un grande peso sulle spalle, come un sacco di farina, che attribuisce al lavoro. Sciogliamo questa rappresentazione ed emerge l' immagine dei genitori che fin da piccolo, lo invitavano a "tener duro ed andare avanti". Trattiamo anche questa scena con EFT e Logosintesi Nella sessione successiva emerge il conflitto con i fratelli con i quali M. lavora. Dice che non può esprimere il suo parere: "non mi sento considerato". Chiedo di ripetersi questa frase e di individuare da chi non si sente considerato. Emerge la figura del padre verso il quale dice di provare paura. Il padre viene rappresentato alle sue spalle (come anche il titolare che aveva avuto nelle precedenti esperienze di lavoro) Trattiamo anche la rappresentazione del padre e la paura svanisce. Nella sessione successiva dice che il dolore al dente è diminuito ed ora pulsa di tanto in tanto. Chiedo a M. che significato ha per lui una cosa che pulsa. Risponde: una cosa pulsa perchè è viva ed anche ha paura- chiedo di individuare con l' aiuto di eft cosa genera la paura. Emerge la mancanza di tranquillità in casa; racconta che deve gridare per farsi ascoltare e osservando questo atteggiamento e le emozioni correlate emerge il ricordo delle grida rivolte ai fratelli che lo maltrattavano all' età di 12 anni, trattiamo anche questa scena. Alla quarta sessione dice che sente un pò di fastidio solo quando stringe i denti:chiedo di descrivere il significato che questa azione ha per lui e risponde. Stringere i denti serve a tenere stretto qualcosa, con forza. Chiedo cosa potrebbe essere questa cosa, risponde: sono in trappola non ho tempo per me in casa. Trattiamo anche questa rappresentazione e pianifichiamo la realizzazione di alcuni momenti per sè. M conclude l' ultima sessione raccontandomi le sue successive esperienze nel lavoro e in famiglia condividendo che oramai il dente ogni tanto era leggermente sensibile al caldo e al freddo e che il dolore che lo assillava tutto il giorno era ormai sparito!!
Serena
STRUMENTI: FIORI DI BACH - PARTE I - LA STORIA
"La malattia alla sua origine non è materiale. Ciò che conosciamo della malattia è l'ultimo effetto prodotto nel corpo, le risultanze di forze che agiscono per lungo tempo e in profondità."
Così scrive Edward Bach, medico, nato in Inghilterra nel 1886, scopritore di quei rimedi floreali che tutti conosciamo con il nome di "Fiori di Bach".
Bach, pioniere nel suo campo, è convinto che la malattia non ha effetti "malefici", bensì il benefico compito di mostrarci i nostri "difetti" e, se interpretata correttamente, ci può portare non solo a rimuovere "quel difetto", ma anche a diventare migliori e più maturi di prima.
"La comprensione e la correzione dei nostri errori abbrevieranno la nostra malattia e ci renderanno la salute"
e ancora:
" La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. È la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato."
Bach si laurea in medicina nel 1912, ma il suo ideale è lontano dalla corrente pratica medica. Esercitando si rende conto che la propria vocazione lo porta a curare l'individuo invece della malattia. Il suo interesse è rivolto alla persona nel suo insieme.
Nel 1917 muore sua moglie e il trauma lo porta ad ammalarsi. Gli viene diagnosticato un tumore e la sentenza è "tre mesi di vita".
Bach però non si scoraggia, lavora con sempre più entusiasmo e si dedica anima e corpo ai suoi esperimenti.
Dopo tre mesi è ancora vivo, la malattia regredita, lui sano.
Bach ha la conferma che la voglia di vivere, l'entusiasmo e l'amore per ciò che si è e si fa determinano la salute o la malattia.
Dopo aver incontrato la medicina omeopatica si dedica a elaborare dei rimedi detti "nosodi" che derivano dai batteri intestinali.
Poi comincia a lavorare con le erbe, e in particolare con i fiori.
Quando Bach inizia a scoprire i suoi rimedi floreali li testa su se stesso e su decine e decine di pazienti. Si fa cancellare dall'ordine dei medici e comincia a farsi chiamare erborista.
Tra le migliaia di piante testate ne seleziona 38, le più indicate, a suo avviso, a riequilibrare le emozioni o gli stati d'animo negativi dell'individuo che rappresentano le disarmonie in grado di "invadere anche il corpo", cioè dar vita a sintomi fisici veri e propri.
La filosofia di Edward Bach è semplice quanto illuminante.
Egli invita le persone a cercare dentro di sè la causa di disturbi e malattie. Conflitti e disarmonie indeboliscono il corpo. La malattia allora si accende come una spia sul cruscotto della macchina per avvertirci che ci stiamo discostando da noi stessi e dalla nostra vera Esssenza. La malattia richiama ad un ritorno a sè e a guarire i conflitti interiori.
Bach rintraccia caratteri essenziali negli individui, che si possono scorgere già alla nascita e che hanno a che vedere con il nostro scopo più profondo per essere arrivati su questa Terra. Tali caratteri possono essere "peggiorati" o "migliorati" dall'educazione e dalle esperienze. I nostri difetti altro non sono che le nostre qualità più profonde mal sviluppate...
La sofferenza è una opportunità fenomenale per cogliere ciò che in altro modo non siamo riusciti a cogliere. E' un'invito a tornare ad affidarsi alla nostra Essenza più profonda.
Il terapeuta non guarisce, è un compagno di viaggio che ci sta al fianco affinchè possiamo meglio guardarci allo specchio e riconoscere tutto il nostro potenziale e la nostra bellezza e unicità.
Servono rimedi semplici, affinchè ogni persona possa indagare nel profondo le cause dei propri disagi e sintomi, anche fisici, e imparare a curarsi da sola.
Anche se questa sintesi del pensiero del Dott. Bach non è certo esaustiva speriamo possa essere stimolo per approfondire il suo lavoro.
Per quanto riguarda un primo accenno ai fiori è da dire che Bach scopre innanzitutto i primi 12 fiori, i dodici guaritori, che corrispondono a 12 stati d'animo negativi fondamentali :
Rock Rose per il terrore;
Mimulus per la paura;
Cerato per la sfiducia in se stessi;
Sclerantus per l’indecisione;
Gentian per lo scoraggiamento;
Centaury per la debolezza;
Water Violet per la solitudine;
Inpatiens per la tensione;
Agrimony per la tortura mentale;
Chicory per l’invadenza;
Vervain per l’eccessivo entusiasmo.
Clemantis per l’indifferenza.
A questi seguono 7 aiutanti e 19 assistenti.
Ecco, estratta da wikipedia, la suddivisione dei fiori nel dettaglio:
Bach durante i suoi ultimi anni scrive due libri:
Guarisci te stesso
I dodici guaritori ed altri rimedi
Nel sito ufficiale del Bach Centre è possibile scaricare l'ultimo gratuitamente e leggere ciò che scrisse lo stesso Bach.
Ecco il link:
http://www.bachcentre.com/centre/download/healers.htm
Nelle prossime parti tratteremo nel dettaglio un fiore alla volta.
Così scrive Edward Bach, medico, nato in Inghilterra nel 1886, scopritore di quei rimedi floreali che tutti conosciamo con il nome di "Fiori di Bach".
Bach, pioniere nel suo campo, è convinto che la malattia non ha effetti "malefici", bensì il benefico compito di mostrarci i nostri "difetti" e, se interpretata correttamente, ci può portare non solo a rimuovere "quel difetto", ma anche a diventare migliori e più maturi di prima.
"La comprensione e la correzione dei nostri errori abbrevieranno la nostra malattia e ci renderanno la salute"
e ancora:
" La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. È la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato."
Bach si laurea in medicina nel 1912, ma il suo ideale è lontano dalla corrente pratica medica. Esercitando si rende conto che la propria vocazione lo porta a curare l'individuo invece della malattia. Il suo interesse è rivolto alla persona nel suo insieme.
Nel 1917 muore sua moglie e il trauma lo porta ad ammalarsi. Gli viene diagnosticato un tumore e la sentenza è "tre mesi di vita".
Bach però non si scoraggia, lavora con sempre più entusiasmo e si dedica anima e corpo ai suoi esperimenti.
Dopo tre mesi è ancora vivo, la malattia regredita, lui sano.
Bach ha la conferma che la voglia di vivere, l'entusiasmo e l'amore per ciò che si è e si fa determinano la salute o la malattia.
Dopo aver incontrato la medicina omeopatica si dedica a elaborare dei rimedi detti "nosodi" che derivano dai batteri intestinali.
Poi comincia a lavorare con le erbe, e in particolare con i fiori.
Quando Bach inizia a scoprire i suoi rimedi floreali li testa su se stesso e su decine e decine di pazienti. Si fa cancellare dall'ordine dei medici e comincia a farsi chiamare erborista.
Tra le migliaia di piante testate ne seleziona 38, le più indicate, a suo avviso, a riequilibrare le emozioni o gli stati d'animo negativi dell'individuo che rappresentano le disarmonie in grado di "invadere anche il corpo", cioè dar vita a sintomi fisici veri e propri.
La filosofia di Edward Bach è semplice quanto illuminante.
Egli invita le persone a cercare dentro di sè la causa di disturbi e malattie. Conflitti e disarmonie indeboliscono il corpo. La malattia allora si accende come una spia sul cruscotto della macchina per avvertirci che ci stiamo discostando da noi stessi e dalla nostra vera Esssenza. La malattia richiama ad un ritorno a sè e a guarire i conflitti interiori.
Bach rintraccia caratteri essenziali negli individui, che si possono scorgere già alla nascita e che hanno a che vedere con il nostro scopo più profondo per essere arrivati su questa Terra. Tali caratteri possono essere "peggiorati" o "migliorati" dall'educazione e dalle esperienze. I nostri difetti altro non sono che le nostre qualità più profonde mal sviluppate...
La sofferenza è una opportunità fenomenale per cogliere ciò che in altro modo non siamo riusciti a cogliere. E' un'invito a tornare ad affidarsi alla nostra Essenza più profonda.
Il terapeuta non guarisce, è un compagno di viaggio che ci sta al fianco affinchè possiamo meglio guardarci allo specchio e riconoscere tutto il nostro potenziale e la nostra bellezza e unicità.
Servono rimedi semplici, affinchè ogni persona possa indagare nel profondo le cause dei propri disagi e sintomi, anche fisici, e imparare a curarsi da sola.
Anche se questa sintesi del pensiero del Dott. Bach non è certo esaustiva speriamo possa essere stimolo per approfondire il suo lavoro.
Per quanto riguarda un primo accenno ai fiori è da dire che Bach scopre innanzitutto i primi 12 fiori, i dodici guaritori, che corrispondono a 12 stati d'animo negativi fondamentali :
Rock Rose per il terrore;
Mimulus per la paura;
Cerato per la sfiducia in se stessi;
Sclerantus per l’indecisione;
Gentian per lo scoraggiamento;
Centaury per la debolezza;
Water Violet per la solitudine;
Inpatiens per la tensione;
Agrimony per la tortura mentale;
Chicory per l’invadenza;
Vervain per l’eccessivo entusiasmo.
Clemantis per l’indifferenza.
A questi seguono 7 aiutanti e 19 assistenti.
Ecco, estratta da wikipedia, la suddivisione dei fiori nel dettaglio:
- I "12 guaritori":
- Agrimony (Agrimonia), per chi nasconde i propri tormenti dietro una facciata gaia e cortese;
- Centaury (Centaurea minore), per chi non riesce mai a dire "no";
- Chicory (Cicoria comune), per chi ama in modo possessivo, cercando di fare tutto il possibile per essere ricambiato;
- Rock Rose (Eliantemo), per chi è preso da grande paura e panico;
- Gentian (Genzianella autunnale), per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime facilmente;
- Mimulus (Mimolo giallo), per chi ha paura delle cose di tutti i giorni (andare dal dentista, paura di oggetti etc)
- Impatiens (Balsamina dell'Himalaya), per chi è impaziente e non sopporta interferenze coi suoi ritmi;
- Cerato (Piombaggine), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio ad altri;
- Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani), per chi è indeciso tra due scelte;
- Vervain (Verbena), per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e ha un forte senso di giustizia;
- Water Violet (Violetta d'acqua), per chi ama stare da solo e talvolta e' orgoglioso;
- Clematis (Clematide), per chi sogna ad occhi aperti, vivendo più nel futuro che nella realtà.
- I "7 aiuti":
- Rock Water (acqua di fonte), per chi è molto rigido nel suo modo di essere e desidera essere d'esempio;
- Wild Oat (Forasacco maggiore), per chi è insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;
- Heather (Brugo), per chi non ama stare solo e attacca spesso bottone, pur di poter parlare con altri;
- Gorse (Ginestrone), per chi prova grande disperazione e si sente come bloccato;
- Olive (Olivo), per chi è esausto a causa di fatica fisica o mentale;
- Oak (Quercia), per chi non riesce a staccare, lavora molto e non si arrende mai;
- Vine (Vite), per chi prova desiderio di dominare gli altri.
- I "19 assistenti":
- Holly (Agrifoglio), prova rabbia, invidia e odio, sentimenti negativi forti nei confronti degli altri;
- Honeysuckle (Caprifoglio comune), per chi ha nostalgia del passato;
- Hornbeam (Carpino bianco), per chi non riesce a cominciare la giornata con la giusta energia;
- White Chestnut (Ippocastano bianco), per chi ha pensieri costanti e indesiderati, e desidera pace mentale.
- Sweet Chestnut (Castagno dolce), per chi prova un'anos ia estrema, dove non si vede altro che distruzione;
- Red Chestnut (Ippocastano rosso), per chi prova apprensione per i propri cari;
- '0'Beech (Faggio selvatico), per chi desidera vedere più bellezza ed è talvolta intollerante con gli altri;
- Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco), per chi ripete sempre gli stessi errori;
- Larch (Larice comune), per chi ha una bassa stima di sè, e ha paura di fallire;
- Crab Apple (Melo selvatico), per chi ha necessita di pulizia nel corpo o nella mente;
- Cherry Plum (Mirabolano), per chi ha paura di perdere la ragione e l'autocontrollo;
- Walnut (Noce), per chi deve affrontare grandi cambiamenti e necessita di protezione dalle influenze esterne;
- Elm (Olmo inglese), per chi si sente sommerso di responsabilità;
- Pine (Pino silvestre), per chi ha un forte senso di colpa;
- Aspen (Pioppo tremulo), per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza apparente motivo;
- Wild Rose (Rosa canina), per chi si abbandona alla rassegnazione e all'apatia;
- Willow (Salice giallo), per chi prova amarezza e risentimento;
- Mustard (Senape selvatica), per chi si sente momentaneamente infelice e non sa dire il motivo;
- Star of Bethlehem (Ornitogalo o Latte di gallina), per chi ha subito uno shock emotivo.
Bach durante i suoi ultimi anni scrive due libri:
Guarisci te stesso
I dodici guaritori ed altri rimedi
Nel sito ufficiale del Bach Centre è possibile scaricare l'ultimo gratuitamente e leggere ciò che scrisse lo stesso Bach.
Ecco il link:
http://www.bachcentre.com/centre/download/healers.htm
Nelle prossime parti tratteremo nel dettaglio un fiore alla volta.
sabato 9 marzo 2013
STRUMENTI: SET
SET è l a sigl a di "tecniche energetiche sempl ici" e rappresenta un'evol uzione mol to particol are di EFT ideata dal Dottor David Lake e da Steve Wel l s, due indiscussi esperti di psicol ogia energetica di origine austral iana. Set util izza tecniche di picchiettamento, massaggio o sempl ice tenuta sugl i stessi punti util izzati da EFT o TFT, ma senza preparazione o promemoria. Questo perchè Set si basa sul l 'idea che l a stimol azione dei punti dei meridiani energetici genera sol l ievo fisico ed emozional e rispetto ai disagi o al l e tensioni provati anche senza bisogno di verbal izzare al cunchè. La sua nascita è dovuta al l 'esperienza che entrambi questi grandi esperti hanno potuto fare con i cl ienti durante sessioni o workshop. La sperimentazione diretta l i ha portati a concl udere che anche senza focal izzarsi su un particol are probl ema, l a stimol azione continua del sistema energetico ha un effetto tonificante e ril assante sul l a persona che l a pratica. Ma come si fa SET?
Il primo metodo consiste nel focal izzare un disagio fisico o emozional e e picchiettare sempl icemente su ogni punto, anche in ordine sparso, incl udendone al meno tre o quattro, finchè non si sente sol l ievo.
Il secondo metodo prevede l a stimol azione dei punti senza focal izzare l 'attenzione su nul l a.
Set può essere ripetuto quotidianamente, in diversi momenti del l a giornata, per diverso tempo.
Sembra assodato da chil o ha provato che ne derivi un effetto benefico sia a l ivel l o di tensioni che di umore in general e. E' possibil e praticare set anche facendo al tre cose, come passeggiare, guardare l a tv, stare al cinema, parl are al cel l ul are. Il Dottor Lake e Steve Wel l s consigl iano cal damente di picchiettare per al meno un'ora al giorno. A vol te può essere necessario ricorrere ad EFT o comunque concentrarsi su el ementi specifici mentre si fa SET e se emergono pensieri o emozioni specifici è bene l asciarl i essere e accogl ierl i picchiettando proprio su ciò che emerge.
PER SAPERNE DI PIU': http://www.eftdownunder.com
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Set può essere ripetuto quotidianamente, in diversi momenti de
Sembra assodato da chi
PER SAPERNE DI PIU': http://www.eftdownunder.com
STRUMENTI: E.F.T.
E. F. T. è un’arte che sta trovando sempre più diffusione nel mondo, come sempl ice metodo di auto- aiuto. La sua storia inizia nel 1995 grazie al l a fortunata scoperta di un ingegnere statunitense, Gary Craig.. Ma cosa significa E.F.T.? Per farl a breve è l a sigl a di Tecniche di l iberazione emozional e, e anche se a l eggere una cosa del genere si potrebbe restare perpl essi, vi assicuriamo che nel suo nome ci sono mol ti suggerimenti per comprendere che cosa real mente è e come agisce.
EFT è una tecnica, ma ancor più un insieme di diverse tecniche che presuppone una visione ol istica del l ’individuo, cioè considera l a persona come un insieme compl esso di mente, anima, corpo ed ENERGIA.
Nel l ’universo infatti tutto è energia e al l o stesso modo anche nel corpo umano scorre energia.
Secondo i principi del l a medicina tradizional e cinese è possibil e identificare un compl esso sistema di circuiti energetici che viaggiano nel corpo, detti meridiani. Non possiamo vedere a occhio nudo l ’energia che scorre nei meridiani, ma possiamo renderci conto di come scorre dagl i effetti che manifesta ogni giorno nel l a nostra vita.
Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i meridiani energetici, però è interessante sapere che essi attraversano il nostro corpo e che i meridiani principal i sono 14.
Esistono dei col l egamenti tra i meridiani e l ’epidermide, chiamati agopunti, che sono poi i punti comunemente util izzati nel l a pratica del l ’agopuntura. Ciascun meridiano prende il nome dal l ’organo o dal sistema cui è col l egato e uno squil ibrio energetico a l ivel l o di quel meridiano può portare uno squil ibrio in quel organo o sistema.
La scoperta al l a base di EFT è che “l a causa di ogni emozione negativa è un’interruzione nel sistema energetico del corpo.”
Le emozioni sono un compl esso sistema di comunicazione fra l a nostra parte inconscia e quel l a conscia. Sono un spia l uminosa che ci comunica sempre qual cosa su noi stessi e sul l a nostra visione del mondo. L’emozione infatti è sempre una conseguenza, mai una causa. Essa emerge da qual cosa che abbiamo “incontrato” sul nostro cammino e che possiamo chiamare “attivatore”. In real tà non ci sono emozioni giuste o emozioni sbagl iate, bensì emozioni adeguate ad uno stimol o ed emozioni inadeguate. Se l a nostra reazione è adeguata vuol dire che siamo sintonizzati nel presente e stiamo affrontando un evento nel nostro Qui e Ora, avendo a disposizione tutta l a nostra l ibertà di azione. Se stiamo provando un’emozione negativa essa ci comunica qual cosa su di noi e sul modo in cui stiamo rapportandoci al l ’evento. Se non riusciamo a gestire l ’evento perché esso non è “digeribil e” al l ’interno del l a nostra visione del mondo, per il l ivel l o di consapevol ezza che abbiamo in quel momento, oppure se l a nostra reazione viene caricata di informazioni (energia) non digerite del passato o di ansie rispetto al futuro, noi scivol iamo fuori dal l a nostro Qui e ora e ci perdiamo nel passato o nel futuro e siamo portati a provare emozioni negative, dovute ad un’al terazione nel nostro sistema energetico.
Le emozioni negative si manifestano sostanzial mente in tre modi:
1 come sentimento o stato emotivo disarmonico,
2 come disagio al ivel l o mental e,
3 come disagio al ivel l o fisico (es. tensione muscol are).
Eft, nel l a sua forma base, combina l a ripetizione di al cune sempl ici frasi per consentirci di restare focal izzati a l ivel l o mental e sul disagio che stiamo provando e l a stimol azione di al cuni punti sui meridiani tramite l ’uso del l e dita per riequil ibrare il nostro sistema energetico. Così facendo questa tecnica è in grado di aiutarci ad acquisire una maggiore l ibertà emozional e e maggiore consapevol ezza rispetto agl i eventi del l a nostra vita.
Nel l a prima riga abbiamo scritto che EFT è un’arte e l o pensiamo davvero. Sono infatti mol tissimi i modi in cui si è svil uppata e fusa con al tre metodol ogie per il benessere, dal l e più “sacre” al l e più profane, passando dal l a cosiddetta “eft giurassica” ad appl icazioni sempre più creative.
Quel l o che non è mai cambiato è l a sua sempl icità di base, che l a rende un’efficacissima tecnica di auto-aiuto, util izzabil e anche dai bambini piccol i e un util issimo strumento per operatori del l e rel azioni di aiuto.
Per eseguirl a basta focal izzare un disagio, preparare un’affermazione di partenza personal izzandol a a seconda del “probl ema che vogl iamo trattare” ed eseguire una sequenza di picchettamenti, massaggi o sempl ice tenuta dei punti sui meridiani.
La frase di base si formul a così:
anche se ho………..(probl ema x), mi amo e mi accetto compl etamente e profondamente
oppure
anche se ho………(probl ema x), mi apro al l a possibil ità di amarmi ed accettarmi compl etamente e profondamente
La sequenza consiste nel l ’attivare i punti sui meridiani con
Massaggio
Picchettamento
Sempl ice tenuta
In maniera assol utamente l ibera.
General mente però, soprattutto l e prime vol te, si parte con l a preparazione sul punto Karate, indicato nel l a figura al l egata (che al tro non è se non il punto con cui sferrano il col po col oro che praticano Karate) e andando dal l ’al to verso il basso nel l a seguente successione:
sopral a testa
sopraccigl io
l ato del l ’occhio
sottol ’occhio
sotto il naso
mento
cl avicol a
sotto il braccio
sotto il seno
pol l ice
indice
medio
anul are
mignol o
Durantel a sequenza è importante seguire ciò che emerge e continuare a picchiettare su quel l o restando sintonizzati…
Prima di iniziare al avorare conviene identificare il disagio e misurarl o, secondo l a scal a SUDS, che ci consente di attribuire a ciò che sentiamo un punteggio soggettivo da 1 a 10.
Poi possiamo partire.
Quindi per esempio una sequenza tipo potrebbe anche andare così
Probl ema: sono arrabbiata con l a mia amica X
Punteggio 9
Punto karate - Anche se mi sento mol to arrabbiata con l a mia amica x, mi apro al l a possibil ità di amarmi e accettarmi compl etamente e profondamente
sopral a testa – mamma mia quanto sono arrabbiata, provo una rabbia 9
sopraccigl io – non credevo di essere così arrabbiata
l ato del l ’occhio – non è nemmeno l a prima vol ta
sottol ’occhio – e mi sento in col pa per questo
sotto il naso – non vorrei l itigare con l a mia amica X
mento – vorrei capirl a di più
cl avicol a – mentre a vol te vorrei che sparisse
sotto il braccio – a vol te vorrei che l ei mi capisse di più
sotto il seno – non capisce niente
pol l ice – come quel l a vol ta che non mi ha ascol tata quando l e davo dei consigl i
indice – mi sono sentita mortificata
medio – vorrei sol o che mi desse più considerazione
anul are – ah che noia sta rabbia
mignol o – mi arrabbio spesso
Questa sequenza è sol o a titol o esempl ificativo e spero possa farvi capire quante cose possono emergere durante l ’appl icazione di EFT su un tema specifico. E normal e sia così.
Dopo un giro compl eto di eft l ’intensità di ciò che avevo portato come disagio potrebbe essere sparita, scesa, essere rimasta ugual e, oppure essere aumentata di l ivel l o.
Ovviamentel ’obiettivo è portare il disagio a 0.
Nel primo caso va benissimo, e potrete appl icare eft a qual cosa d’al tro.
Nel secondo caso è necessario fare ancora giri sul disagio focal izzato e seguire ciò che succede fino a compl eta risol uzione.
Se nul l a è cambiato forse avete scel to un probl ema troppo generico, ci sono al tri aspetti da trattare perché il probl ema è bel l o “cicciotto” oppure datato nel tempo o si tratta di qual cosa “che ricapita” continuamente. Oppure potrebbe essere che non stiate appl icando l a tecnica in modo corretto o nel modo più adeguato a voi o potrebbe essere che da sol i non siate in grado di trattarl o in modo adeguato, perciò è sempre util e ricorrere al consigl io di qual cuno di più esperto.
Sel ’intensità è aumentata, non spaventatevi, perché, come diciamo in gergo “avete pescato un pesce”, cioè avete centrato un argomento cal do sul qual e probabil mente l a vostra mente conscia aveva posto un vel o di protezione; basta appl icare Eft finché non riuscite a fare scendere l ’intensità trattando tutto ciò che vi viene in mente.
Anche se questo articol o vol eva sol o essere un’introduzione al l ’arte di Eft spero di avervi instil l ato l a curiosità necessaria affinché possiate approfondire il tema e trarne beneficio.
E se volete approfondire con noi facendo qualche lezione non esitate a contattarci...
EFT è una tecnica, ma ancor più un insieme di diverse tecniche che presuppone una visione o
Ne
Secondo i principi de
Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i meridiani energetici, però è interessante sapere che essi attraversano i
Esistono dei co
La scoperta a
Le emozioni sono un comp
Le emozioni negative si manifestano sostanzia
1 come sentimento o stato emotivo disarmonico,
2 come disagio a
3 come disagio a
Eft, ne
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Per eseguir
La frase di base si formu
anche se ho………..(prob
oppure
anche se ho………(prob
La sequenza consiste ne
Massaggio
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In maniera asso
Genera
sopra
sopraccig
sotto
sotto i
mento
c
sotto i
sotto i
po
indice
medio
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migno
Durante
Prima di iniziare a
Poi possiamo partire.
Quindi per esempio una sequenza tipo potrebbe anche andare così
Prob
Punteggio 9
Punto karate - Anche se mi sento mo
sopra
sopraccig
sotto
sotto i
mento – vorrei capir
c
sotto i
sotto i
po
indice – mi sono sentita mortificata
medio – vorrei so
anu
migno
Questa sequenza è so
Dopo un giro comp
Ovviamente
Ne
Ne
Se nu
Se
Anche se questo artico
SINERGIE...
Ogni volta che due o più agenti lavorano insieme per produrre un risultato non ottenibile singolarmente si parla di SINERGIA...
Quando lavoriamo insieme, utilizziando diverse tecniche, diverse conoscenze, fondendo le nostre risorse, noi sentiamo la grande forza di questa unione... Per questo abbiamo dato vita a questa associazione e, sinergicamente, lavoriamo tutti perchè, nel mondo, la consapevolezza aumenti e sempre più forze si fondano in modo armonico dando vita a risultati sempre nuovi.
Quando lavoriamo insieme, utilizziando diverse tecniche, diverse conoscenze, fondendo le nostre risorse, noi sentiamo la grande forza di questa unione... Per questo abbiamo dato vita a questa associazione e, sinergicamente, lavoriamo tutti perchè, nel mondo, la consapevolezza aumenti e sempre più forze si fondano in modo armonico dando vita a risultati sempre nuovi.
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