mercoledì 3 dicembre 2014

Luna scopre la magia dell'EFT

C'era una volta una bambina che si chiamava Luna ed era sempre imbronciata.
Ogni volta che mamma e papà le chiedevano qualcosa rispondeva sempre 'No!': anche se a volte voleva dir di si non ci riusciva, e faceva molta fatica anche a dimostrare il suo affetto a qualcuno.
Un giorno i suoi genitori le chiesero 'vuoi che andiamo ad una festa con altri bambini?' e lei ripose : 'No!'. Oramai però erano così abituati a questa risposta che la portarono lo stesso.

Fu così che Luna si trovò in un castello fatato e, mentre guardava gli altri bambini giocare, arrivò una fatina. Le chiese 'come mai hai la faccia da pesce?' Imitando la sua bocca, la bimba le disse 'sono arrabbiata perché nessuno mi capisce!' . La fatina la guardò negli occhi e le insegnò che quando come ora vedeva tutto nero, poteva toccare dei punti magici del suo corpo che erano collegati alla sua energia. Picchiettando questi punti poteva lasciar correre le sue emozioni invece che tenersele strette e stare imbronciata. La fata, vedendo lo sguardo diffidente della bimba la invitò ad andare in giardino con lei.

Nevicava e c'era un gran vento. Cominciarono ad andar contro vento e dopo pochi passi la fatina le chiese come stava e Luna rispose imbronciata 'Male! Sono stanca, non vedo niente e mi viene da piangere!' ' allora girati e cambia direzione!'

Ora il vento la sosteneva e la incoraggiava, la neve giocava con lei e si sentiva tanto bene da cominciare a saltare e ridere. 'e ora cos'è cambiato?' 'Mi sembra che il vento e la neve sono miei amici!'


'A volte ci succedono cose brutte o i grandi ci fanno arrabbiare e noi continuiamo ad andar avanti imbronciati e ad occhi chiusi come contro vento e neve, vero? ' ' si' rispose la bimba e poi si accorse che finalmente era riuscita a dirlo!. La fata continuò 'Lo facciamo perché siamo abituati, ci viene spontaneo perché abbiamo sempre fatto così, ma se non siamo felici conviene provare altro, cambiare le nostre abitudini ed andare in un'altra direzione come hai fatto prima. Quando senti che non stai bene e ti torna la faccia da pesce ricordati di picchiettare o massaggiare i punti magici e vedrai che qualcosa di bello succederà!'


Ora si che Luna credeva alla fata e le era anche simpatica! La fata le mostrò dov'erano i punti magici e come si faceva a 'farli funzionare'. La bimba la ringraziò e la salutò e tornò dentro dagli altri bambini.

Le si avvicinò un bambino che le chiese se voleva giocare con lui e lei senza accorgersi disse 'Si!' Si divertì e quando i genitori vennero a prenderla li ringraziò di averla portata nel castello fatato e diede loro anche un abbraccio!

La mattina dopo, Luna fu svegliata dalla mamma che le diceva che la colazione era pronta. Si arrabbiò perché voleva dormire ancora, questa volta però si accorse che le stava arrivando il broncio e massaggiò i punti magici, si ricordò delle parole della fata e dopo qualche secondo pensò 'che bello la mia mamma mi ha preparato una buona colazione! Oggi, anche se gli altri non lo vedono, ho uno strumento che mi rende forte e che mi aiuta ad essere felice!'
Così, con lo stupore della mamma, Luna scese subito dal letto e cominciò la sua giornata con un bel sorriso!!!



Bambini Provate anche voi, I punti magici dell'EFT funzionano davvero!

E voi 'Grandi' che aspettate ad imparare ed usare lo strumento invisibile EFT ?

Questa storia che ho scritto un po'di tempo fa mi rispecchia molto: anche da adulta avevo qualche difficoltà a godere della compagnia di chi mi circondava e ad aprirmi alla meraviglia del mondo.
Grazie al continuo approfondimento di EFT e EFT-I e all'uso quotidiano di queste tecniche (e ai fiori di Bach ) la stessa vita che mi era sembrata un incubo si è trasformata in un sogno.
Ora mi sento sempre più  protagonista della mia vita e affronto le difficoltà con coraggio perché so che sono occasioni per crescere e stare sempre meglio.
Per questo per me è un piacere insegnare questi metodi e dare il mio contributo a chi desidera migliorare qualche aspetto della sua vita che ora non lo soddisfa.

Marta Brivitello